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lunedì 7 gennaio 2019

GOLDEN GLOBE: UN ANTIPASTO IN ATTESA DEGLI OSCAR


PREMESSA: è stata un'edizione piena di sorprese quella dei settantaseiesimi Golden Globe, un premio che non reputo assolutamente importante, inneggiato a gran voce dai mass media, un premio realizzato in pieno stile americano. Nonostante ciò, questo riconoscimento ci offre la possibilità di capire quali potrebbero essere i film più quotati per trionfare nella notte degli Oscar, anch'esso un premio osannato e amato dallo spettatore medio. Sia chiaro: ogni festival e ogni premio cinematografico, compresa la più giusta, interessante e imparziale Palma d'Oro di Cannes, presenta votazioni soggettive, non oggettive. Bando alle ciance, adesso elencherò i vincitori e le vincitrici dei Golden Globe 2019, a un anno di distanza dal movimento "Me too", nato dopo gli ingiuriosi fatti di Hollywood denunciati soltanto lo scorso anno. Aggiungo, anche, che non mi soffermerò a elencare i premi televisivi, in altre parole quelli riguardanti le serie tv, poiché non comprendono il mio campo di competenza e d'interesse.
C'è stata tanta musica in questa edizione del globo d'oro, anche per la presenza di Lady Gaga, candidata in diverse categorie. La cantante, infatti, si è portata a casa il premio per la migliore canzone "Shallow" dell'acclamato film "A star is born", dove ha recitato e cantato la cantante stessa. La migliore colonna sonora è andata a Justin Hurtwitz per la pellicola su Neil Armstrong, "First man". Come ho detto, c'è tanta musica nell'aria e "Bohemian Rhapsody" ha clamorosamente conquistato il premio per il miglior film drammatico (candidatura assurda in questa categoria perché si tratta principalmente di un film musicale), battendo pellicole molto più quotate come "A star is born" (stesso discorso del film sui Queen …) e il capolavoro di Spike Lee "BlacKkKsman", sorprendendo un po’ tutti, anche gli stessi membri dei Queen presenti alla serata. E' dunque la serata dei Queen, ma anche di Rami Malek che si è accaparrato meritatamente il premio per il miglior attore in un film drammatico (ho già scritto della sua incredibile performance qui sul blog), superando l'illustre concorrenza di Willem Dafoe, già premiato a Venezia con la Coppa Volpi, per aver interpretato perfettamente Vincent Van Gogh. Il premio per il miglior film commedia o musicale va a "Green Book", una pellicola tra le meno quotate che, al contrario, ha fatto incetta di premi, poiché è protagonista anche per quanto riguarda la miglior sceneggiatura e il premio per il miglior attore non protagonista, andato a Mahershala Ali. Una vera rivelazione! Per agganciarci, passiamo alla miglior attrice non protagonista, ovvero Regina King per la sua parte in "Se la strada potesse parlare", tra poco nelle nostre sale, che ha surclassato quattro attrici del calibro di Amy Adams, Claire Foy, Emma Stone e Rachel Weisz (le ultime due attrici protagoniste dello stesso film, "La favorita", pellicola in costume, anch'essa a breve nelle nostre sale); e proprio la favorita Olivia Colman ha vinto il premio per la migliore attrice in un film commedia o musicale, "La favorita" (favorita, appunto, non solo per la sua fantastica perfomance, già premiata al Festival di Venezia con la Coppa Volpi). Al contrario, il premio per il miglior attore in un film commedia o musicale l'ha vinto il trasformista Christian Bale per "Vice - l'uomo nell'ombra", in questi giorni proiettato in Italia. La migliore attrice in un film drammatico è stata la grande Glenn Close per "The Wife", che ha superato la concorrenza di Lady Gaga, per tutti la favorita incontrastata per il premio, che adesso rischia non poco di rimanere senza l'ambita statuetta agli Oscar. Per concludere, il miglior film d'animazione è stato vinto da "Spider-man - Un nuovo universo", che ha battuto lo straordinario film di Wes Anderson realizzato in stop motion, "L'isola dei cani"; Alfonso Cuarón, dopo aver letteralmente trionfato a Venezia, si accaparra anche in America due premi prestigiosi, cioè quello del miglior regista e del miglior film straniero, (battendo nella seconda categoria "Un affare di famiglia" del regista giapponese Kore'eda, trionfante a Cannes), per il suo bellissimo "Roma", film fortemente autobiografico, disponibile su Netflix. 
E, adesso, una lista dei momenti più emozionanti e divertenti della serata:

- IL DISCORSO DEL REGISTA Alfonso Cuarón: notevole discorso del cineasta messicano che ci ricorda che <<realizzare un film ci fa costruire ponti e abbattere muri>>, un chiaro riferimento alle recenti folli dichiarazioni del Presidente Trump.
- CHRISTIAN BALE SUL PALCO: al ritiro della statuetta appena conquistata, ci ha deliziato con il suo discorso, dichiarando che la fonte d'ispirazione per interpretare il suo personaggio è stata la figura di Satana.
- LA STANDING OVATION PER DICK VAN DYKE: lo spazzacamini del primo "Mary Poppins", salito sul palco per presentare il seguito del noto musical, "Il ritorno di Mary Poppins", ha ricevuto una notevole acclamazione da parte di tutto il pubblico, davvero un bellissimo momento per lui e per noi spettatori cresciuti con quella pellicola.
- IL PREMIO ONORARIO A JEFF BRIDGES: … nulla da dire … momento semplicemente emozionante per questa leggenda del cinema che ha detto di essere onorato di associato per tutto il resto della vita al drugo dei fratelli Coen.
- LA DEDICA DI RAMI MALEK A FREDDIE MERCURY: dopo aver fatto il suo discorso, l'attore non ha potuto che dedicare il premio al leggendario leader della band inglese, dicendo <<Questo premio è per te, ti amo fantastico uomo>>.


I MIEI ABITI PREFERITI DELLA SERATA:

BILLY POTER

SAOIRSE RONAN

DANAI GURIRA

.. E QUELLI CHE PROPRIO ... NO!

ELSIE FISHER
MARIM HINKLE


UNA BATTAGLIA DOPO L'ALTRA - PICCOLA ANALISI DI UN GRANDE CAPOLAVORO

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