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giovedì 12 agosto 2021

THE SUICIDE SQUAD - MISSIONE SUICIDA : RECENSIONE

Dimenticate l'orrendo "Suicide Squad" del 2016 e tuffatevi in due ore e quindici minuti di divertimento assicurato con questo nuovo "The Suicide Squad - Missione Suicida" diretto da James Gunn, folle regista proveniente dal marciume dell'underground newyorkese, che ci regala questo frizzante reboot/sequel del primo fallimentare capitolo, che vedeva un gruppo di "super-cattivi" tentare di salvare il mondo. 

Questa nuova versione ha il pregio di eliminare gran parte dei vecchi personaggi poco approfonditi o mal scritti come il pessimo Will Smith sostituito con un grande Idris Elba; eliminato è anche il peggior Joker mai visto, quello di Jared Leto. Al contrario è stata mantenuta la meravigliosa Margot Robbie nel ruolo di Harley Queen, personaggio riscritto alla perfezione da Gunn, reso ancora più folle ma anche più consapevole e "indipendente". 

Gunn ha avuto carta bianca dalla DC (che non aveva più nulla da perdere dopo tutte le piccole fallimentari) e, premendo il piede sull'acceleratore, regala al pubblico una sceneggiatura libera, senza freni, piena di parolacce e piena di nonsense che risulta essere un vero spasso. Gunn riesce a far ridere dal primo minuto della morte, cosa per niente facile: chapeau! 

Nel film nulla viene risparmiato: c'è tantissimo splatter (ma di quelli divertenti) con scene di corpi smembrati, divisi in due, squartati, divorati; echi fortissimi, dunque, della TROMA (casa di produzione di B-movie, spesso commedie splatter, fuori dagli schemi ed eccessive) che ha fatto grande il nostro James Gunn. Finalmente un film di supereroi non è rilegato ad un pubblico fanciullesco, bensì adulto, per mezzo di un progetto maturo grazie al suo coraggio, alla potenza visiva e al fatto che diversi protagonisti periranno durante le varie missioni, cosa che raramente si vede in questi blockbuster. Non è un film perfetto: secondo me dura troppo poco e automaticamente alcuni personaggi risultano poco approfonditi (come quello interpretato dal wrestler John Cena); come detto, forse ci sono troppi personaggi e forse ci sono troppe missioni, che rischiano di far sembrare lo scheletro del film, a tratti, quello di un videogioco. Inoltre, l'inizio del film può spiazzare lo spettatore, ma non dico altro...

Nonostante ciò siamo di fronte ad una pellicola rivoluzionaria sia perché è impegnata socialmente (come gran parte della filmografia di Gunn): c'è una forte denuncia all'imperialismo americano e ai poteri forti in generale; sia perché reinventa il ruolo del cattivo e lo trasforma in outsider, rifiuto della società, antieroe destinato a diventare carne da macello (fateci caso, rispetto al film del 2016 qui non si usa mai la parola "CATTIVO" per i protagonisti della Squadra Suicida, cosa che ho apprezzato tantissimo!). Dannazione, riesce persino a commuovere nel finale (grazie Taika Waititi...). 

Insomma, in questo film c'è tutto quello che chiedo da un film di supereroi. Né più, né meno. Intelligente intrattenimento. 

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