PREMESSA: è stata un'edizione piena di sorprese quella dei
settantaseiesimi Golden Globe, un premio che non reputo assolutamente importante,
inneggiato a gran voce dai mass media, un premio realizzato in pieno stile
americano. Nonostante ciò, questo riconoscimento ci offre la possibilità di
capire quali potrebbero essere i film più quotati per trionfare nella notte degli
Oscar, anch'esso un premio osannato e amato dallo spettatore medio. Sia chiaro:
ogni festival e ogni premio cinematografico, compresa la più giusta, interessante
e imparziale Palma d'Oro di Cannes, presenta votazioni soggettive, non oggettive. Bando alle ciance, adesso
elencherò i vincitori e le vincitrici dei Golden Globe 2019, a un anno di
distanza dal movimento "Me too", nato dopo gli ingiuriosi fatti di
Hollywood denunciati soltanto lo scorso anno. Aggiungo, anche, che non mi
soffermerò a elencare i premi televisivi, in altre parole quelli riguardanti le
serie tv, poiché non comprendono il mio campo di competenza e d'interesse.
C'è stata tanta musica in questa edizione del globo d'oro,
anche per la presenza di Lady Gaga, candidata in diverse categorie. La cantante,
infatti, si è portata a casa il premio per la migliore canzone
"Shallow" dell'acclamato film "A star is born", dove ha
recitato e cantato la cantante stessa. La migliore colonna sonora è andata a
Justin Hurtwitz per la pellicola su Neil Armstrong, "First man". Come
ho detto, c'è tanta musica nell'aria e "Bohemian Rhapsody" ha
clamorosamente conquistato il premio per il miglior film drammatico
(candidatura assurda in questa categoria perché si tratta principalmente di un
film musicale), battendo pellicole molto più quotate come "A star is
born" (stesso discorso del film sui Queen …) e il capolavoro di Spike Lee "BlacKkKsman",
sorprendendo un po’ tutti, anche gli stessi membri dei Queen presenti alla
serata. E' dunque la serata dei Queen, ma anche di Rami Malek che si è
accaparrato meritatamente il premio per il miglior attore in un film drammatico
(ho già scritto della sua incredibile performance qui sul blog), superando
l'illustre concorrenza di Willem Dafoe, già premiato a Venezia con la Coppa
Volpi, per aver interpretato perfettamente Vincent Van Gogh. Il premio per il
miglior film commedia o musicale va a "Green Book", una pellicola tra
le meno quotate che, al contrario, ha fatto incetta di premi, poiché è
protagonista anche per quanto riguarda la miglior sceneggiatura e il premio per
il miglior attore non protagonista, andato a Mahershala Ali. Una vera
rivelazione! Per agganciarci, passiamo alla miglior attrice non protagonista,
ovvero Regina King per la sua parte in "Se la strada potesse
parlare", tra poco nelle nostre sale, che ha surclassato quattro attrici
del calibro di Amy Adams, Claire Foy, Emma Stone e Rachel Weisz (le ultime due
attrici protagoniste dello stesso film, "La favorita", pellicola in
costume, anch'essa a breve nelle nostre sale); e proprio la favorita Olivia
Colman ha vinto il premio per la migliore attrice in un film commedia o
musicale, "La favorita" (favorita, appunto, non solo per la sua
fantastica perfomance, già premiata al Festival di Venezia con la Coppa Volpi).
Al contrario, il premio per il miglior attore in un film commedia o musicale l'ha
vinto il trasformista Christian Bale per "Vice - l'uomo nell'ombra",
in questi giorni proiettato in Italia. La migliore attrice in un film
drammatico è stata la grande Glenn Close per "The Wife", che ha
superato la concorrenza di Lady Gaga, per tutti la favorita incontrastata per
il premio, che adesso rischia non poco di rimanere senza l'ambita statuetta
agli Oscar. Per concludere, il miglior film d'animazione è stato vinto da
"Spider-man - Un nuovo universo", che ha battuto lo straordinario
film di Wes Anderson realizzato in stop motion, "L'isola dei cani"; Alfonso
Cuarón, dopo aver
letteralmente trionfato a Venezia, si accaparra anche in America due premi
prestigiosi, cioè quello del miglior regista e del miglior film straniero, (battendo
nella seconda categoria "Un affare di famiglia" del regista
giapponese Kore'eda, trionfante a Cannes), per il suo bellissimo
"Roma", film fortemente autobiografico, disponibile su Netflix.
E, adesso, una lista dei momenti più emozionanti e divertenti
della serata:
- IL DISCORSO DEL REGISTA Alfonso Cuarón: notevole discorso del cineasta messicano che ci ricorda che <<realizzare
un film ci fa costruire ponti e abbattere muri>>, un chiaro riferimento
alle recenti folli dichiarazioni del Presidente Trump.
- CHRISTIAN BALE SUL PALCO: al ritiro della statuetta appena
conquistata, ci ha deliziato con il suo discorso, dichiarando che la fonte
d'ispirazione per interpretare il suo personaggio è stata la figura di Satana.
- LA STANDING OVATION PER DICK VAN DYKE: lo spazzacamini del
primo "Mary Poppins", salito sul palco per presentare il seguito del noto
musical, "Il ritorno di Mary Poppins", ha ricevuto una notevole
acclamazione da parte di tutto il pubblico, davvero un bellissimo momento per
lui e per noi spettatori cresciuti con quella pellicola.
- IL PREMIO ONORARIO A JEFF BRIDGES: … nulla da dire …
momento semplicemente emozionante per questa leggenda del cinema che ha detto
di essere onorato di associato per tutto il resto della vita al drugo dei
fratelli Coen.
- LA DEDICA DI RAMI MALEK A FREDDIE MERCURY: dopo aver fatto
il suo discorso, l'attore non ha potuto che dedicare il premio al leggendario
leader della band inglese, dicendo <<Questo premio è per te, ti amo
fantastico uomo>>.
I MIEI ABITI PREFERITI DELLA SERATA:
BILLY POTER
SAOIRSE RONAN
.. E QUELLI CHE PROPRIO ... NO!
ELSIE FISHER
MARIM HINKLE
Fantastico!!
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