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martedì 29 dicembre 2020

I MIGLIORI LIBRI LETTI NEL 2020

 Ecco i migliori libri letti in questo 2020. Un anno che, parlando di letture, è risultato anche superiore al 2019!

MENZIONI SPECIALI:

-         “AUTODISCIPLINA SENZA SFORZO” di Alex Antrilli: esordio di un giovane mio concittadino e coetaneo, che si è cimentato nel campo letterario con un saggio che intende migliorare l’approccio alla vita di tutti i giorni delle persone attraverso metodi innovativi e interessanti, come l’ascolto attivo.

-         “BLU QUASI TRASPARENTE” di Ryu Murakami: l’opera più celebre dell’“altro” Murakami, un romanzo psicologico dalla rilevante importanza storica, che descrive i giovani giapponesi degli anni ’70 all’insegna del life style “sex, drugs and Rock & Roll”.

Ed ora addentriamoci nella top 10:

10) “Pedro Paramo” di Juan Rulfo: il libro che ha dato il via al Realismo Magico, un viaggio familiare tra ricordi e fantasmi nel vecchio Messico; un romanzo importantissimo per la storia della letteratura del Novecento, poiché questo libro è risultato vitale per la formazione di Gabriel Garcia Marquez, che lo ha addirittura omaggiato in “Cent’anni di solitudine”.

9) “Terra!” di Stefano Benni: letto durante il lockdown, questo libro è stata una piacevole, divertente compagnia – qui troviamo personaggi assurdi, fuori dal mondo, ma divertentissimi, in pieno stile Benni, con le loro assurde avventure; un libro post apocalittico che denuncia le guerre nel mondo e la sfera politica, costituita, in sostanza, da veri imbecilli. Un romanzo da non perdere!

8) “Il processo” di Franz Kafka: la classifica dello scorso anno si era chiusa con “La metamorfosi”, quest’anno Kafka scende di qualche gradino, ma di questo passo lo inserirò ogni anno nelle mie classifiche! Folgorante.

7) “Storia di una vedova” di Joyce Carol Oates: il mio primo approccio con LA scrittrice (camaleontica) americana del nostro tempo è stato questo mémoir di settecento pagine che descrive per intero la vita della scrittrice con suo marito, fino alla morte di quest’ultimo e ai consequenziali traumi; una autobiografia molto dolorosa, toccante, emozionante, ma scritta divinamente da una scrittrice che ha dato moltissimo a quest’arte. Datele il Nobel, maledizione!!!

6) “Considera l’aragosta” di David Foster Wallace: letto tra il 2019 e il 2020, in questo libro si può trovare il D.F. Wallace più folle, nostalgico e divertente di sempre; una raccolta di saggi e reportage che vanno dal Festival dell’aragosta nel Maine al tennis di Tracy Austin, passando per l’Undici Settembre. Postmodernismo allo stato puro.

5) “E’ un problema” di Agatha Christie: un romanzo giallo sempre poco citato della regina dei gialli per eccellenza, un libro che non vede come protagonisti né il celebre Poirot, né Miss Marple, ma che sa inchiodare lo spettatore alle pagine fino allo sconvolgente e sorprendente finale!

4) “Atti umani” di Han Kang: per quanto mi riguarda il 2020 è stato sicuramente l’anno di Han Kang, giovane scrittrice sudcoreana, che con questo romanzo politico intende denunciare e riaffrontare in modo originale il massacro di Gwangju del 1980 (evento dolorosissimo per i sudcoreani) ad opera dei militari, che spararono a una folla manifestante contro la dittatura militare (per saperne di più vi rimando anche al recente film “A taxi driver”). Questo libro del 2014, arrivato da noi tre anni dopo, è davvero una manna dal cielo, anche se rimane una lettura difficile e dolorosa, da intraprendere probabilmente a piccole dosi.

3) “L’amore ai tempi del colera” di Gabriel Garcia Marquez: e anche quest’anno un romanzo dello scrittore Premio Nobel nel 1982 rientra tra i migliori dieci e questa volta approda addirittura sul podio; è diventato senza ombra di dubbio il mio romanzo preferito dello scrittore colombiano; una storia d’amore che infrange le barriere del tempo, cosa volere di più? Emozionante.

2) “La schiuma dei giorni” di Boris Vian: mi sono innamorato follemente della storia d’amore (grottesca) tra Colin e Chloé descritta dal romanziere e trombettista francese; un libro divertentissimo, nella prima parte, fortemente grottesco, ironico e satirico nei confronti della borghesia francese, ma anche molto triste, quasi straziante. Una storia raccontata attraverso metafore fortissime ed originali. Struggente.

1) “Io sono leggenda” di Richard Matheson: e il primo posto se lo aggiudica questo famosissimo romanzo horror-fantascientifico, un vero capolavoro … dimenticate quel filmaccio con Will Smith e andate a (ri)scoprire una delle storie più importanti del Novecento, e non esagero ... Un libro che insegna molto al lettore e che ci parla delle diversità. Una riflessione sul senso della vita, probabilmente. Assoluto.

0) “Canti del Caos” di Antonio Moresco: prima e oltre tutti questi romanzi, c’è lui – questo tomo di oltre mille pagine, il romanzo del nostro tempo, o di un tempo futuro, addirittura. Un libro geniale, metaletterario e sperimentale come pochi altri, esso farà provare tante sensazioni negative al lettore (non esiste libro che abbia diviso i lettori più di questo), ma che ho terminato senza troppi problemi. Unico appunto, cala un po' nella seconda parte, ma personaggi come Il Gatto, il Matto, la Musa, il Traslocatore, la Ragazza-non-c’è-assorbente-che-tenga, la Meringa e l’Ispettore Lanza sono davvero indimenticabili. Senza tempo e senza senso. 

2 commenti:

  1. Non leggerò tutti i libri nella classifica, ma da "ex giovane" accanito lettore di horror, leggendola mi è venuta voglia di iniziare da Matheson.

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    1. Uno scrittore davvero brillante, una scrittura semplice ma indimenticabile; di Matheson quest'anno ho letto anche "Io sono Helen Driscoll", un romanzo horror interessante. Grazie per aver commentato!

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