Ecco i migliori libri letti in questo 2020. Un anno che, parlando di letture, è risultato anche superiore al 2019!
MENZIONI SPECIALI:
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“AUTODISCIPLINA
SENZA SFORZO” di Alex Antrilli: esordio di un giovane mio concittadino e
coetaneo, che si è cimentato nel campo letterario con un saggio che intende
migliorare l’approccio alla vita di tutti i giorni delle persone attraverso
metodi innovativi e interessanti, come l’ascolto attivo.
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“BLU
QUASI TRASPARENTE” di Ryu Murakami: l’opera più celebre dell’“altro” Murakami,
un romanzo psicologico dalla rilevante importanza storica, che descrive i
giovani giapponesi degli anni ’70 all’insegna del life style “sex, drugs and
Rock & Roll”.
Ed ora addentriamoci nella top 10:
10) “Pedro Paramo” di Juan Rulfo: il libro che ha dato il via
al Realismo Magico, un viaggio familiare tra ricordi e fantasmi nel
vecchio Messico; un romanzo importantissimo per la storia della letteratura del
Novecento, poiché questo libro è risultato vitale per la formazione di Gabriel Garcia
Marquez, che lo ha addirittura omaggiato in “Cent’anni di solitudine”.
9) “Terra!” di Stefano Benni: letto durante il lockdown,
questo libro è stata una piacevole, divertente compagnia – qui troviamo personaggi
assurdi, fuori dal mondo, ma divertentissimi, in pieno stile Benni, con le loro
assurde avventure; un libro post apocalittico che denuncia le guerre nel mondo
e la sfera politica, costituita, in sostanza, da veri imbecilli. Un romanzo da
non perdere!
8) “Il processo” di Franz Kafka: la classifica dello scorso
anno si era chiusa con “La metamorfosi”, quest’anno Kafka scende di qualche
gradino, ma di questo passo lo inserirò ogni anno nelle mie classifiche!
Folgorante.
7) “Storia di una vedova” di Joyce Carol Oates: il mio primo
approccio con LA scrittrice (camaleontica) americana del nostro tempo è stato
questo mémoir di settecento pagine che descrive per intero la vita della
scrittrice con suo marito, fino alla morte di quest’ultimo e ai consequenziali
traumi; una autobiografia molto dolorosa, toccante, emozionante, ma scritta
divinamente da una scrittrice che ha dato moltissimo a quest’arte. Datele il
Nobel, maledizione!!!
6) “Considera l’aragosta” di David Foster Wallace: letto tra
il 2019 e il 2020, in questo libro si può trovare il D.F. Wallace più folle,
nostalgico e divertente di sempre; una raccolta di saggi e reportage che vanno
dal Festival dell’aragosta nel Maine al tennis di Tracy Austin, passando per l’Undici Settembre.
Postmodernismo allo stato puro.
5) “E’ un problema” di Agatha Christie: un romanzo giallo
sempre poco citato della regina dei gialli per eccellenza, un libro che non
vede come protagonisti né il celebre Poirot, né Miss Marple, ma che sa
inchiodare lo spettatore alle pagine fino allo sconvolgente e sorprendente
finale!
4) “Atti umani” di Han Kang: per quanto mi riguarda il 2020 è
stato sicuramente l’anno di Han Kang, giovane scrittrice sudcoreana, che con
questo romanzo politico intende denunciare e riaffrontare in modo originale il
massacro di Gwangju del 1980 (evento dolorosissimo per i sudcoreani) ad opera dei
militari, che spararono a una folla manifestante contro la dittatura militare
(per saperne di più vi rimando anche al recente film “A taxi driver”). Questo
libro del 2014, arrivato da noi tre anni dopo, è davvero una manna dal cielo,
anche se rimane una lettura difficile e dolorosa, da intraprendere
probabilmente a piccole dosi.
3) “L’amore ai tempi del colera” di Gabriel Garcia Marquez: e
anche quest’anno un romanzo dello scrittore Premio Nobel nel 1982 rientra tra i migliori
dieci e questa volta approda addirittura sul podio; è diventato senza ombra di
dubbio il mio romanzo preferito dello scrittore colombiano; una storia d’amore
che infrange le barriere del tempo, cosa volere di più? Emozionante.
2) “La schiuma dei giorni” di Boris Vian: mi sono innamorato
follemente della storia d’amore (grottesca) tra Colin e Chloé descritta dal
romanziere e trombettista francese; un libro divertentissimo, nella prima
parte, fortemente grottesco, ironico e satirico nei confronti della borghesia
francese, ma anche molto triste, quasi straziante. Una storia raccontata
attraverso metafore fortissime ed originali. Struggente.
1) “Io sono leggenda” di Richard Matheson: e il primo posto
se lo aggiudica questo famosissimo romanzo horror-fantascientifico, un vero
capolavoro … dimenticate quel filmaccio con Will Smith e andate a (ri)scoprire
una delle storie più importanti del Novecento, e non esagero ... Un libro che
insegna molto al lettore e che ci parla delle diversità. Una riflessione sul
senso della vita, probabilmente. Assoluto.
Non leggerò tutti i libri nella classifica, ma da "ex giovane" accanito lettore di horror, leggendola mi è venuta voglia di iniziare da Matheson.
RispondiEliminaUno scrittore davvero brillante, una scrittura semplice ma indimenticabile; di Matheson quest'anno ho letto anche "Io sono Helen Driscoll", un romanzo horror interessante. Grazie per aver commentato!
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